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mercoledì 5 maggio 2010

Dove eravamo rimasti?

Riprendiamo con gli aggiornamenti della nostra bacheca elettronica.

Queste le principali notizie di questi giorni:

Concerto-Primo-Maggio-2010-programma LA CRI AL CONCERTONE DEL PRIMO MAGGIO. Con 400 volontari distribuiti in 45 squadre di soccorritori, 4 Pma (Posto medico avanzato), 16 ambulanze, 9 medici, infermieri professionali volontari e 15 addetti alla logistica la Croce Rossa Italiana è scesa in campo per il concerto del 1° maggio in piazza San Giovanni, a Roma. La CRI ha garantito l'assistenza sanitaria al pubblico dell'evento dalle 12,00 fino a dopo le 24,00. Il tutto è stato coordinato da un Posto di Comando Avanzato presente in piazza e costantemente in contatto radio con la centrale operativa del 118, dove erano in servizio anche due operatori della Cri. Le squadre di soccorritori sono state dislocate in tutta l'area del concerto per  fronteggiare qualsiasi evenienza. Per la Croce Rossa Italiana la presenza al 1° maggio è ormai un appuntamento fisso: sono più di 10 anni che l'Associazione garantisce il suo intervento.

sacrasindone CRI E SACRA SINDONE. In 1.500 circa tra medici e infermieri vigilano sulla salute dei pellegrini dal giorno dell'apertura dell'Ostensione, sabato 10 aprile: i soccorritori sono pronti a intervenire in qualsiasi momento e per ogni bisogno potendo contare su 270 autoambulanze messe a disposizione dalla Croce Rossa Italiana e da altre associazioni.
Il pool garantisce il servizio di assistenza sia all' interno del Duomo di Torino, dove è esposta la celebre reliquia, sia nella ' Medical Station' allestita alle porte della cosiddetta cittadella della Sindone. Il suo lavoro è svolto in stretto contatto con il Servizio di Emergenza Territoriale del 118, che a sua volta ha rinforzato le proprie postazioni per garantire le prestazioni di emergenza attorno alla zona interessata dall' Ostensione, e sotto il coordinamento di Sergio Sgambetterra.
Inoltre, tra il personale medico sono presenti 400 volontari che dedicano all'evento circa 14.000 ore di 'lavoro'.

3 AGGIORNAMENTO DA E SU HAITI. Nei giorni scorsi, sono stati accolti da alcuni componenti del 4° Contingente CRI del Base Camp di Haiti (Antonio Morrone, Roberta Paci, Elena Pedrazzani, Renato Sabbioni, Virginia Delsanto, Carmelo Romeo), insieme alla Croce Rossa Haitiana, i nove haitiani - tra feriti ed accompagnatori - che il 27 aprile sono atterrati all'aeroporto di Port au Prince dopo un periodo di cure e trattamenti trascorso in Italia. Dopo i primi momenti, particolarmente emozionanti, il Contingente ha provveduto ad accompagnare il gruppo all'esterno dell'aeroporto con i mezzi della Croce Rossa.
I tre bambini di 3 mesi, 2 anni e 3 anni, sono stati accompagnati all'ospedale S.Damien di Port au Prince per essere così ricoverati in modo tale da monitorare la loro situazione: due di loro, infatti, hanno subito in Italia importanti operazioni. Gli altri haitiani stati accompagnati presso l'ospedale Foyer S.Camille dove trascorreranno un ultimo periodo di osservazione. Mercoledì 28 aprile, invece,  l'Ambasciatore di Haiti presso la Sante Sede, Signor Carl-Henry Guiteau, ha visitato le nove famiglie di suoi connazionali ospiti del Comitato provinciale di Latina della Croce rossa italiana nell'ambito del programma di assistenza alla popolazione haitiana colpita dal recente terremoto. Il Prefetto di Latina, Antonio D'Acunto, ha dato il benvenuto a nome del Governo italiano, mentre il sindaco di Cisterna, Antonello Merolla, ha portato il saluto della città. Successivamente il Commissario provinciale della Cri, Giancarlo Rufo, ha illustrato con i suoi collaboratori l'intera organizzazione messa in campo per sostenere i 19 bambini e le loro 9 mamme nel periodo - fino a settembre prossimo - in cui rimarranno a Latina. (Per saperne di più, cliccare qui). Terminiamo questo aggiornamento informando che è disponibile online il report sull'intervento di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa ad Haiti in risposta al terremoto che ha colpito Haiti il 12 gennaio scorso. I dati sul progresso delle operazioni riflettono i piani collettivi e gli obiettivi raggiunti fino al 15 aprile 2010 (13 settimane di operazione). I dati si focalizzano sulle attività della fase di soccorso, principalmente implementati attraverso i meccanismi del sistema di unità di risposta all'emergenza (ERU). I dati finanziari presenti all'interno del report rappresentano la situazione fino al 28 febbraio (6 settimane di4 operazione).

SCOSSE SISMICHE NELLE MARCHE. Sono continuate anche in questi giorni le rilevazioni di piccole e piccolissime scosse sismiche nella nostra regione ed al confine con l’Umbria, scosse che non sono state quasi mai rilevate dalla popolazione e che non hanno fatto danni rilevanti alle strutture ed alle persone. Nell’immagine qui a lato le scosse rilevate dal sistema ISIDe dell’INGV dal 22 aprile alle ore 08,45 di oggi.

ciscri7°CORSO DI STORIA DELLA CROCE ROSSA E DELLA MEDICINA. Si svolgerà dal 30 giugno fino al 4 luglio 2010 presso il Park Hotel Sant'Elia, Zoosafari di Fasano (Br), il 7° corso di Storia della Croce Rossa e della Medicina. L'iniziativa si prefigge lo scopo di formare i Cultori Italiani di Storia della Croce Rossa Internazionale (CISCRI). Partendo dalle origini della Medicina, si proseguirà con lo studio dei Precursori dell'assistenza sanitaria fino allo sviluppo moderno. In programma anche lezioni di Storia della Medicina, necessarie per comprendere l'importanza dell'attività medica nel settore dell'assistenza ai sofferenti e la stretta relazione fra sostegno medico e diritti dell'uomo. Il corso è riservato solo al personale volontario e dipendente della Croce Rossa. Ad insindacabile giudizio della Direzione possono essere ammessi al corso anche uditori, i quali non pagano l'iscrizione e non ricevono diploma e distintivo. Essi, pur non sostenendo l'esame finale, potranno ricevere un attestato di frequenza che costituirà titolo per una futura partecipazione come discente di Croce Rossa. Per informazioni contattare l’Ispettorato Regionale dei VVdS CRI.

1 INCONTRO SULLA COOPERAZIONE DECENTRATA. Il 14 maggio 2010 alle ore 9:30 si terrà presso la Sala Palasciano del Comitato Centrale - Via Toscana, 12 un' incontro sulla Cooperazione Decentrata Internazionale, in cui il Commissario Straordinario, avv. Francesco Rocca e il Direttore del Dipartimento delle Attività Socio-Sanitarie e delle operazioni in emergenza avranno modo di illustrare le linee di indirizzo per le attività internazionali della CRI.
Giorgio Ferrario, già Delegato Internazionale CRI e attualmente rappresentante IFRC in Palestina, porterà il contributo della lunga esperienza nel settore e alcune proposte per stimolare la discussione e l'orientamento operativo della riunione.
Finalità dell'incontro è valorizzare l'insieme delle attività di Cooperazione Internazionale della Croce Rossa Italiana, svolte dal Comitato Centrale ma anche da numerose Unità Territoriali, promuovendo un coordinamento concreto, anche attraverso l'istituzione di un tavolo di lavoro permanente e di un gruppo di referenti sul territorio.
L'invito, già trasmesso a tutti i Comitati regionali, è stato esteso anche ai Comitati Provinciali e Locali della Croce Rossa Italiana, ai Delegati tecnici delle Componenti e a quanti in CRI interessati a prendere parte a questa iniziativa, con preghiera di dare un cortese sollecito riscontro alla Segreteria Organizzativa.
L'incontro di svolgerà per l'intera giornata, anche attraverso sezioni di lavoro tematiche parallele.

ufficio-stampa CORSO NAZIONALE SULLA COMUNICAZIONE CRI. Si svolgerà dall'11 al 13 giugno a Roma, al Comitato Centrale della Croce Rossa Italiana il corso nazionale sulla comunicazione della Croce Rossa Italiana, aperto a tutti i responsabili della comunicazione regionali ed a tutti coloro che, nella CRI, hanno esperienza in comunicazione, ufficio stampa, giornalismo. L'attestato di frequenza al corso (durante il quale saranno diffuse le linee guida della Croce Rossa Italiana) sarà documento indispensabile per poter, in futuro, svolgere il ruolo di addetto alla comunicazione sui territori. Alla tre giorni parteciperanno come docenti, comunicatori internazionali, giornalisti, emergency manager CRI. I moduli (in formato PDF scaricabili cliccando qui) vanno inviati ad ufficio.stampa@cri.it (specificando nell'oggetto: "Corso di Comunicazione"), entro il 16 maggio p.v. Se il numero delle adesioni si rivelasse superiore alle possibilità l' Ufficio Stampa ed il Portavoce del Commissario va luteranno singolarmente le richieste di partecipazione. I criteri di selezione saranno legati al curriculum di ogni singolo partecipante, in particolare in relazione all' attività svolta come comunicatore per la Croce Rossa ltaliana, alla disponibilità a viaggiare, all' esperienza pregressa nel campo della comunicazione di emergenza e alla conoscenza delle lingue. Per saperne di più, cliccare qui.

2 ANALISI (LUSINGHIERA) DELL’OCSE SULLA PRO.CIV. ITALIANA. Il susseguirsi di emergenze ed eventi disastrosi che negli ultimi mesi hanno rappresentato una sfida per la comunità internazionale, dalla nube di cenere provocata dall’eruzione del vulcano islandese al terribile terremoto che ha devastato Haiti, pongono sempre più al centro dell’attenzione la necessità di strategie di protezione civile globali e integrate. L’Italia, il Paese europeo che si deve confrontare maggiormente con diverse categorie di rischi, ha voluto mettere a disposizione di questo dibattito internazionale il proprio modello di protezione civile, chiedendo una peer-review sulle politiche e sull’articolazione del sistema nazionale di protezione civile, per valutare il livello di preparazione ai disastri e la capacità di risposta del nostro Paese al rischio di terremoti, eruzioni vulcaniche, incendi boschivi, alluvioni e tsunami. Lo studio è stato condotto dall’OCSE, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico composta da 30 Paesi, che rappresenta uno spazio di confronto per condividere esperienze, individuare buone pratiche e collaborare per coordinare politiche nazionali e internazionali nell’ambito delle sfide economiche, sociali e ambientali. Nell’ambito del “Futures Project on Risk Management Policies” dell’OCSE, è la prima volta che ad essere oggetto di studio è un sistema di protezione civile nel suo complesso, mentre le precedenti pubblicazioni si erano occupate di aspetti specifici nella prevenzione e gestione del rischio in Norvegia, Svezia e Giappone. Secondo le conclusioni raggiunte dagli esperti, il Sistema nazionale di Protezione Civile “trae beneficio da un approccio unitario e coerente” nella risposta all’emergenza, attraverso il coordinamento del Governo centrale per il tramite del Dipartimento della Protezione Civile. Tra gli aspetti evidenziati dallo studio come “buone pratiche” che contraddistinguono il modello italiano di protezione civile, in particolare rientrano:

- la collocazione del Dipartimento della Protezione Civile sotto la diretta responsabilità del Presidente del Consiglio garantisce le migliori condizioni per una gestione dinamica ed efficiente delle crisi;

- il servizio nazionale della Protezione Civile è un’istituzione strutturata e organizzata, in grado di coordinare una risposta all’emergenza adeguata al profilo di rischio del territorio;

- la direzione e il coordinamento di tutte le attività di emergenza seguono procedure di intervento ben definite e si avvalgono dell’azione congiunta delle diverse risorse nazionali, come stabilito dal Metodo Augustus, un modello organizzativo e operativo “per funzioni” utilizzato dal livello locale al nazionale;

- l’ottima capacità di coordinamento della risposta nazionale all’emergenza è resa possibile dall’indicazione delle responsabilità di ogni singola componente del Servizio nazionale di protezione civile;

- l’esemplare sinergia tra ricerca scientifica e competenze tecnologiche garantisce l’eccellenza di un sistema di allertamento in grado di orientare efficacemente le decisioni di gestione della crisi;

- la rete di allertamento costituita dai Centri Funzionali, fornendo al Dipartimento della Protezione Civile e alle autorità regionali informazioni dettagliate e complete, consente una rapida mobilitazione delle risorse;

- l’integrazione del volontariato in qualità di componente essenziale del sistema di protezione civile, anche attraverso una legislazione volta ad incoraggiarne il coinvolgimento, fa dell’Italia un caso unico e testimonia una straordinaria solidarietà nazionale;

- la partecipazione a numerosi progetti di intervento umanitario in ambito europeo e internazionale consente all’Italia di monitorare e valutare nuovi metodi di lavoro, procedure e tecniche operative confrontando le proprie esperienze con quelle di altri Paesi.

Per saperne di più sul rapporto OCSE, cliccare qui.

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