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martedì 12 gennaio 2010

Scosse di terremoto nel maceratese-fermano

Aggiornamento delle ore 13.00. Da notizie ANSA e della SOR CRI Marche.

2 Hanno creato panico fra la popolazione, ma nessun danno alle persone né crolli di edifici le quattro scosse di terremoto - la più forte di magnitudo 4.0 sulla scala Richter, alle 9:25 - registrate fra le 9:07 e le 9:48 nelle Marche, con epicentro fra le province di Macerata e Fermo.

La zona è interessata da uno sciame sismico cominciato l'8 gennaio, con otto scosse, la più forte delle quali, prima di stamani, registrata domenica 10 gennaio, con magnitudo 3.9.

L'epicentro del sisma è stato localizzato fra quattro comuni fra i mille e i tremila abitanti: Loro Piceno e Sant'Angelo in Pontano (Macerata) e Falerone e Montappone (Fermo). Ma l'onda sismica è stata amplissima, con vetri e pavimenti che hanno tremato dal nord al sud della regione, e decine di chiamate ai vigili del fuoco e ai centralini di polizia e carabinieri, da Macerata ad Ancona, da Ascoli Piceno a San Benedetto del Tronto.

1"Si è trattato di scosse abbastanza profonde - spiega il dirigente della Protezione civile regionale Roberto Oreficini -, attorno ai 20 km. Le nostre squadre stanno completando le verifiche sul territorio insieme a questure e prefetture, ma non si sono avuti danni alle persone, né di crolli o crepe negli edifici". "In alcune scuole - aggiunge - sono scattati i piani di sicurezza antisismici. Gli insegnanti hanno fatto uscire i ragazzi dalle aule, ma non è stato  necessario evacuare nessun plesso scolastico". Insieme all'INGV, la Protezione Civile Regionale sta conducendo un'indagine storica sul passato sismico dell'area, "e i primi dati - fa sapere Oreficini - ci dicono che in questa zona non si sono mai registrati terremoti di intensità superiore a quella odierna".

"La gente si è riversata per strada, e gli studenti sono usciti dalle aule, ma non abbiamo avuto crolli o danni agli edifici pubblici" dice Giandomenico Ferrini, sindaco di Falerone, il centro più grande fra quelli colpiti, con 3.100 abitanti. Stesso scenario a Montappone (1.700 abitanti), dove il primo cittadino Giuseppe Mochi ha confermato che "dai primi sopralluoghi non risultano problemi agli edifici. Certo la paura é stata tanta, anche perché sono giorni che continuiamo a sentire piccole scosse". Identico quadro sul versante maceratese del sisma, dove le prime verifiche degli uffici tecnici comunali sono confortanti: decine 3anche qui le chiamate ai centrali di vigili del fuoco, carabinieri e polizia, ma né a Loro Piceno (2.500 abitanti), né a Montappone (1.500) risultano cedimenti o crepe negli immobili.

Subito dopo la prima scossa, la SOR CRI Marche si è subito interfacciata con i Delegati Provinciali CRI, le sale operative di Protezione Civile di Macerata e Ascoli Piceno e con quella Regionale ed ha avvisato la Sala Operativa Nazionale CRI ed il Delegato Nazionale CRI.

Al momento, vista la non imminente necessità di intervento ed a titolo puramente precauzionale, il Delegato Regionale CRI Emergenza ha disposto lo STATO DI ALLERTA, con la reperibilità dei Delegati di Protezione Civile e la verifica dei mezzi, uomini e materiali sul territorio.

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Nell’immagine qui sopra, la rappresentazione delle scosse registrate nella zona, dal giorno 8 di gennaio ad oggi con le indicazioni delle sedi CRI più vicine.

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