Dal sito web: http://www.emergenzaesicurezza.com/
È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2009 il Decreto Legge n. 195: “Disposizioni urgenti per la cessazione dello stato di emergenza in materia di rifiuti nella regione Campania, per l'avvio della fase post emergenziale nel territorio della regione Abruzzo ed altre disposizioni urgenti relative alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed alla protezione civile.”
Con il decreto prende il via la gestione ordinaria per due grandi emergenze affrontate dal Governo: i rifiuti in Campania e il terremoto del 6 aprile che ha duramente colpito l'Abruzzo.
Vediamo nel dettaglio il contenuto del provvedimento.
Terremoto Abruzzo: il nuovo Commissario per la ricostruzione
Dal 1° febbraio 2010 le funzioni di Commissario delegato, che nelle prime ore dopo la scossa del 6 aprile erano state affidate al Sottosegretario e Capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, passano per la gestione ordinaria al Presidente della Regione Abruzzo Giovanni Chiodi. Il nuovo Commissario opererà con i poteri e le deroghe stabiliti dalle ordinanze del Presidente del Consiglio per superare il contesto emergenziale e proseguirà gli interventi di primo soccorso e di assistenza alla popolazione, ad esclusione degli interventi per il completamento del progetto C.A.S.E., dei moduli abitativi provvisori (MAP) e scolastici (MUSP). (art.1)
Rifiuti Campania: chiusa ufficialmente l’emergenza
Si chiude definitivamente l’emergenza rifiuti in Campania. Lo stato di emergenza termina ufficialmente il 31 dicembre 2009, come previsto dalla legge 123 del 14 luglio 2008. La gestione del ciclo dei rifiuti rientra così nel regime ordinario e nella competenza della Regione Campania, e in particolare delle relative province.
Per favorire il passaggio di consegne e assicurare il rientro nella gestione ordinaria, vengono istituite due nuove strutture: l’Unità stralcio e l’Unità operativa. Le unità, coordinate dal Comandante del Comando logistico Sud, conservano la sede attuale del Comando a Napoli e cessano alla data del 31 gennaio 2011, termine che può essere prorogato, per non più di sei mesi, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. L’Unità stralcio ha lo scopo di definire le situazioni creditorie e debitorie della gestione dell’emergenza da parte delle strutture commissariali e della struttura del Sottosegretario all’emergenza rifiuti. All’Unità operativa sono affidate invece le competenze amministrative legate agli impianti, come l’esecuzione del contratto di affidamento del termovalorizzatore di Acerra o la determinazione dei costi di conferimento dei rifiuti. Inoltre, la regione Campania e le province possono richiedere supporto all’Unità operativa, ferme restando le responsabilità degli enti territoriali competenti al momento del termine dello stato di emergenza. (artt. 2, 3, 4)
Impiego delle Forze Armate e cessazione di efficacia delle ordinanze adottate
La Forze Armate possono essere impiegate, nel limite di 250 persone, per la salvaguardia e la tutela delle aree e dei siti di interesse strategico nazionale come supporto agli enti locali. Le unità, coordinate dal Comandante del Comando logistico Sud, conservano la sede attuale del Comando a Napoli e cessano alla data del 31 gennaio 2011, termine che può essere prorogato, per non più di sei mesi, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Le ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri per l’emergenza rifiuti in Campania sono efficaci fino al 31 dicembre 2009, termine dello stato di emergenza, fatti salvi i rapporti giuridici ancora in corso alla stessa data, che cessano alla naturale scadenza. (art. 5)
Il termovalorizzatore di Acerra
Sarà l'Enea nei prossimi 30 giorni a definire il valore dell’impianto del termovalorizzazione di Acerra in base ai criteri stabiliti dallo stesso ente di ricerca nel 2007. L’importo valutato sarà riconosciuto al soggetto concessionario del servizio di smaltimento dei rifiuti, proprietario dell’impianto. (art.6)
La proprietà del termovalorizzatore passa infatti, entro il 31 dicembre 2011, alla Regione Campania, o ad un altro soggetto pubblico (Dipartimento della Protezione Civile) o privato.
Dal 1° gennaio 2010, nelle more del trasferimento della proprietà, il Dipartimento della Protezione Civile mantiene la piena disponibilità, utilizzazione e godimento dell’impianto ed è autorizzato a stipulare un contratto per l’affitto dell’impianto stesso, per la durata di quindici anni.
Al Dipartimento spettano i ricavi derivanti dalla vendita dell’energia elettrica prodotta dall’impianto.
Entro il 28 febbraio 2010 viene realizzato il collaudo dell’impianto. Se dal collaudo, pur rispettando i requisiti ed i parametri sulle concentrazioni massime autorizzate delle emissioni in atmosfera e degli scarichi idrici, il termovalorizzatore non raggiunge i parametri produttivi relativi al carico termico di progetto, l’importo del valore dell’impianto è proporzionalmente ridotto sulla base della valutazione dell’ENEA.
Dal 15 gennaio 2010 e previa stipulazione del contratto di affitto il soggetto aggiudicatario - in base alla procedura di affidamento realizzata dalle Strutture del Sottosegretario di Stato all’emergenza rifiuti in Campania - assume la gestione provvisoria ed esclusiva dell’impianto fino al collaudo. Nel caso in cui l’esito sia positivo, la gestione diventa definitiva. (art. 8)
Per mantenere le condizioni di sicurezza degli impianti di selezione e trattamento dei rifiuti previste dal decreto-legge n. 90 del 2008, fino al termine delle attività di manutenzione e non oltre il 30 settembre 2010 prosegue il presidio antincendio e di sicurezza da parte del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. (art. 9)
Deposito e stoccaggio temporaneo dei rifiuti
Lo sgombro e le successive fasi di gestione dei rifiuti che si trovano nelle aree di deposito e di stoccaggio temporaneo del territorio campano sono eseguiti per i rifiuti in attesa di trattamento e recupero. Per agevolare il subentro delle amministrazioni territoriali competenti, gli impianti di discarica realizzati o da realizzare nel corso della gestione emergenziale in termini di somma urgenza sono collaudati alla data del 31 dicembre 2009 dalla struttura del Dipartimento della Protezione Civile competente per le fasi di realizzazione finora compiute.
Per la realizzazione del termovalorizzatore nella provincia di Salerno, che tratterà un quantitativo di rifiuti non superiore a 300.000 tonnellate annue, completando così nel territorio le opere infrastrutturali per il ciclo dei rifiuti, la provincia di Salerno opera anche tramite la società provinciale prevista dalla legge della Regione Campania 28 marzo 2007, n. 4 e successive modificazioni, e provvede ad attivare tutte le procedure e le iniziative necessarie. (art. 10)
La gestione del ciclo dei rifiuti e degli impianti
La programmazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti viene affidata ai presidenti delle Province della Regione Campania. Nelle attività di raccolta, trasporto, selezione e recupero dei rifiuti, le province potranno utilizzare le società provinciali e, in una prima fase, i soggetti pubblici e privati che si occupano attualmente di queste attività.
È trasferita alle province, entro trenta giorni dal 30 dicembre, la proprietà degli ulteriori siti, impianti ed aree inerenti al ciclo dei rifiuti, individuati dalla Unità operativa prevista dal decreto. In particolare, la gestione degli impianti di Giugliano e Tufino, destinati ad alimentare il termovalorizzatore di Acerra, è affidata ad Asìa, municipalizzata del Comune di Napoli.
Il personale impiegato negli impianti di selezione e trattamento dei rifiuti di Santa Maria Capua Vetere, Battipaglia, Casalduni e Pianodardine è trasferito alle competenti società provinciali, senza instaurazione di rapporti di pubblico impiego con queste società. Nella fase di trasferimento e nei limiti di legge e delle risorse finalizzate a questo scopo, il personale è assegnato, con contratto a tempo determinato, alle province. (art.11)
Personale del Dipartimento della Protezione Civile
Per fronteggiare le crescenti richieste di intervento, il Dipartimento della Protezione Civile è autorizzato ad avviare procedure straordinarie di reclutamento per l’assunzione di personale a tempo determinato e indeterminato, valorizzando la professionalità specifica e il servizio prestato nel Dipartimento da dipendenti e collaboratori. (art.14)
Disposizioni in materia di Protezione Civile
Fino al 31 dicembre 2010, un Sottosegretario di Stato è preposto presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri al coordinamento degli interventi di prevenzione in ambito europeo ed internazionale per gli eventi di interesse della protezione civile. L’incarico può essere ricoperto anche in deroga a quanto prevede la normativa in vigore circa il mantenimento dell’incarico di Capo del Dipartimento della protezione Civile. (art.15)
Attività di supporto strumentale al Dipartimento della Protezione Civile: la S.P.A.
Inoltre, per garantire un risparmio di tempi e risorse negli interventi del Dipartimento, il decreto stabilisce la costituzione della Protezione civile servizi s.p.a., una società per azioni d’interesse nazionale con sede a Roma. Le azioni della Societa' sono interamente sottoscritte dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri che esercita i diritti dell'azionista.
La Società, che è posta sotto la vigilanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile, svolgerà funzioni strumentali per il Dipartimento, compresa la gestione della flotta aerea e delle risorse tecnologiche, la direzione lavori, la vigilanza degli interventi strutturali ed infrastrutturali permettendo al Dipartimento di tornare alle sue funzioni originarie di previsione, prevenzione e gestione delle emergenze. La società svolgerà le proprie funzioni negli ambiti di competenza del Dipartimento compresi quelli relativi alle situazioni di emergenza socio-economico-ambientale e ai grandi eventi.
La Protezione civile servizi s.p.a può assumere partecipazioni, detenere immobili ed esercitare ogni attività strumentale, connessa o accessoria ai suoi compiti istituzionali, nel rispetto della normativa nazionale e comunitaria sulle società a capitale interamente pubblico. (art.16)
Situazioni a più elevato rischio idrogeologico
Per salvaguardare la sicurezza delle infrastrutture e il patrimonio ambientale e culturale, nelle situazioni a più elevato rischio idrogeologico, possono essere nominati commissari straordinari delegati che attuano gli interventi e provvedono alle opportune azioni di indirizzo e supporto promuovendo le intese tra i soggetti pubblici e privati interessati. Il coordinamento della programmazione e realizzazione degli interventi e la verifica sono curate dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. (art.17)
Nessun commento:
Posta un commento