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martedì 12 gennaio 2010

Scosse nelle Marche: il parere di Giuliani.

2 - CopiaSi riporta per opportuna conoscenza di tutti il link alle pagine del blog del video-blog-reporter Claudio Messera dove si può trovare l’intervento di Giuliani (il noto studioso dei precursori sismici che avrebbe previsto il sisma de L’Aquila del 6 aprile scorso grazie alle variazioni delle onde del Radon) da cui si estrapolano alcuni brani:

«  Lo sciame sismico che sta imperversando nelle Marche, tra Macerata, Ascoli Piceno e Fermo, è sicuramente legato alla crisi sismica che si sta avendo in Italia dal 2008 fino ad oggi, una situazione anomala che ha colpito con particolare intensità il centro Italia ma che ha avuto ripercussioni anche in Sicilia. Negli ultimi tre giorni, le mie macchine hanno registrato oltre una trentina di eventi, di cui alcuni abbastanza forti (3.1, 3.9, 4.4, e 4.1). L'incremento si è verificato anche nell'aquilano, dove da 8/10 eventi al giorno siamo passati a circa 20/25. Oggi, però, stiamo vivendo un incremento ancora superiore: da questa mattina fino ad ora [ndr: h.18:00] abbiamo registrato oltre 30 eventi.
  Nel caso marchigiano, per fortuna gli ipocentri degli eventi sono abbastanza profondi, oltre 20Km, e lontani dai centri abitati, tra i 20 e i 40km. Questo significa innanzitutto che l'onda sismica che arriva in superficie produce meno danni di quelli che si verificato a L'Aquila. […] La situazione sismogenetica nelle Marche, […] non è così grave come nell'Aquilano, anche se nei prossimi giorni è necessario prestare attenzione all'evoluzione dell'andamento sismico.
  […]
  Agli abruzzesi suggerisco di prestare la massima attenzione, anche se per le prossime ore non osserviamo eventi superiori allo strumentale (2/2.5). Ai marchigiani, purtroppo, a causa dell'inattività della stazione del Gran Sasso, non sono in grado di fornire previsioni precise, anche se non sembrano rilevabili eventi sismici molto forti, ovvero superiori al 4.5.
  Per quanto riguarda una valutazione globale, al momento questa vivacità sismica non sembra essere destinata a terminare in tempi molto brevi. E' necessario attendere almeno la fine di Aprile prima di poter avere un quadro più chiaro sulla sua evoluzione. »

Per leggere tutta la nota nella sua interezza sul sito di Claudio Messora, cliccate qui o sulla immagine.

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