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giovedì 14 gennaio 2010

Haiti: l’intervento italiano.

Dal sito de “Il Messaggero” e dall’ANSA Marche.

BertolasoE’ da poco atterrato il Falcon dell'Aeronautica militare decollato ieri da Ciampino con a bordo l'advanced team italiano che dovrà verificare le condizioni logistiche e di sicurezza ad Haiti per il successivo invio degli aiuti alle popolazioni colpite dal devastante terremoto.

Anche da Pisa, intanto, è decollato il C-130 dell'Aeronautica che trasporta personale e un ospedale da campo. A bordo circa 11 mila chili di materiali: cinque tende pneumatiche, una sala operatoria, apparecchiature medico-strumentali, scorte di medicinali ed acqua potabile. Il team medico è composto al momento solo da due chirurghi e due assistenti sanitari. L'aereo, con quattro militari di equipaggio, è infatti completamente stipato di materiale e per questo non è stato possibile al momento imbarcare più personale, che partirà successivamente con un altro velivolo. A pieno organico, il Gruppo di chirurgia d'urgenza (Gcu) di Pisa, diretto dal professor Giuseppe Evangelista, dovrebbe operare ad Haiti con uno staff di 20 persone: due chirurghi generali e d'urgenza, due anestesisti, un pediatra, due medici di Pronto Soccorso, due medici di medicina d'urgenza, 10 infermieri e un tecnico di logistica.

L'arrivo a Port-au-Prince è previsto non prima di 36-48 ore.
Il compito dell'advanced team che sta per giungere ad Haiti a bordo di un Falcon è proprio quello di preparare il terreno, soprattutto dal punto di vista logistico e della sicurezza, al personale dell'ospedale da campo.

«L'Italia resterà ad Haiti anche quando le telecamere si saranno spente, perchè ci sono tutte le condizioni per istituire un nostro presidio fisso». Lo ha assicurato il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, a margine della cerimonia di consegna di alloggi antisismici nel Comune abruzzese di Sant'Eusanio Forconese. «Entro 48 ore la situazione sarà delineata e ProCivMarchesaremo in condizione di definire la squadra di soccorsi che resterà al lavoro. È un momento delicato - ha proseguito Bertolaso -, in cui la Protezione Civile è impegnata in varie emergenze in Albania, per far fronte a un'alluvione, e in varie parti d'Italia, dove purtroppo i problemi non mancano». Bertolaso ha poi dichiarato: «Il nostro sistema è talmente articolato  tra forze regionali, Vigili del Fuoco e altre squadre di soccorso, che ha le risorse necessarie per gestire un presidio fisso ad Haiti».

Quindi tutti pronti, ma la Protezione Civile delle Marche – che ha pronti i materiali per portare soccorsi ad Haiti - per ora non parte. ''Con la Protezione Civile Nazionale - spiega il Direttore Regionale Roberto Oreficini - abbiamo concordato di non partire in prima battuta, per non sguarnire il nostro territorio vista anche la recente crisi sismica del fermano-maceratese (nessuna scossa oggi – aggiornamento delle ore 18.20). Aspettiamo l'evoluzione degli eventi e nel caso siamo pronti ad andare''.

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