Si pubblica una nota giuntaci dal Comitato Provinciale di Pesaro-Urbino. Credo che faccia piacere a tutti leggerla e riconoscersi. Un grazie ai colleghi ed al Commissario Bavusi che ha inteso condividerla con tutti i Volontari CRI delle Marche tramite la nostra bacheca elettronica virtuale. Credo che non servano parole di commento.
M.S. (07 febbraio alle ore 14.22)
Ciao Mimmo, venerdì pomeriggio sono andato a Milano per consegnare ad un laboratorio le provette per la tipizzazione per un espianto.
In autostrada, all'altezza di Fidenza, ho trovato un incidente, un'auto cappottata e un uomo e una donna in piedi al di la di un fosso di scolo parecchio profondo e largo.
I due, sotto una bufera di neve, erano quasi congelati dal freddo e naturalmente non si fermava nessuno.
Ho saltato il fosso e mi sono avvicinato, erano bagnati come pulcini e non riuscivano ad arrivare sulla strada.
Ho capito subito il motivo per cui erano bloccati lì, l'uomo, un signore sulla sessantina, era un non vedente.
Ho pensato due minuti a come fare poi ho preso la spinale dall'automedica e con quella ho fatto una specie di ponticello che ha permesso ai due di passare il fosso.
Li ho fatti salire in macchina dove si sono scaldati e dopo circa mezz'ora è finalmente arrivata l'ambulanza che li ha portati in ospedale.
Non finivano mai di ringraziarmi, la figlia di quel signore mentre mi salutava in attesa che l'ambulanza partisse, piangeva dalla commozione.
Il mio è stato solo un piccolo gesto di solidarietà (mi è costato solamente il gran raffreddore che mi sono preso!) ma ho capito ancora una volta quanto basti poco per alleviare le pene di qualcuno. Quello che a noi può sembrare una sciocchezza può diventare una cosa grandissima per chi riceve il gesto.
Sono felice del fatto che in quel momento stessi indossando la divisa della CRI. Tutto qua, volevo solamente renderti partecipe di questa mia gioia. Ciao, a presto.
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