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mercoledì 10 febbraio 2010

Il Parlamento si occupa della CRI.

Cattura5 Dal sito del Comitato Centrale CRI.

La Croce Rossa Italiana dal Ministero della Salute alla Presidenza del Consiglio dei Ministri

Il voto dell'Aula del Senato sul DL Emergenze non porta a un radicale cambiamento, ma solo a un importante cambio culturale nella storia della Croce Rossa Italiana e una forte razionalizzazione visto le affinità operative con Protezione Civile.
Croce Rossa infatti non è solo salute, anzi l'attività della salute svolta da CRI prevalentemente nel settore emergenza-urgenza è affidata all'Associazione dalle Regioni e non dal Ministero della Salute a cui rimaneva il compito di controllare i bilanci e approvare i regolamenti di carattere economico (regolamento di organizzazione del personale, regolamenti di contabilità, tesoreria ecc.).

Contemporaneamente Croce Rossa Italiana ha rapporti e mandati operativi, nella sua qualità ausiliaria, dal Ministero dell'Interno (immigrazione, gestione CARA, gestione CIE ecc), dal Ministero per gli Affari Esteri (alcune attività all'estero) e come a tutti noto dal Ministero della Difesa per quello che riguarda l'attività di ausiliarietà alle forze armate, in particolare con il Corpo Militare e le Infermiere Volontarie. Senza dimenticare che la maggior parte delle attività dell'Associazione è dedicata all'assistenza ai vulnerabili, ai poveri, a chi ha bisogno.

Questo provvedimento segue la strada tracciata al meeting di Jesolo sullo statuto dove, alla presenza dei rappresentanti del Comitato Internazionale di Croce Rossa, tutti i Commissari regionali e i Vertici di Componente si erano espressi favorevolmente all'unanimità ad un passaggio di questo tipo, proprio per avere una struttura più incisiva, snella e operativamente dinamica.

Ora il provvedimento passa alla Camera dei Deputati.

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