Sulla pagina Facebook del Commissario Straordinario CRI è apparsa la notizia ed il testo della sentenza con la quale il Consiglio di Stato (sentenza 24 marzo 2010 n. 1723 - Pres. Trotta, Est. Leoni e depositata in segreteria il 24.03.2010) rigetta l'appello e conferma la sentenza impugnata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (rappresentanta dall’Avv. Stato Grumetto) contro la Confederazione Nazionale delle Misericordie di Italia ed altri (rappresentata dall’Avv. Sanchini) e con l'intervento ad adiuvandum della Croce Rossa Italiana (rappresentata dagli Avv.ti Lioi e Samengo) per la riforma della sentenza del T.A.R. LAZIO inerente le RIPARTIZIONI DEL CONTRIBUTO PER ACQUISTI EFFETTUATI NELL'ANNO 2003.
Se non andiamo errati, di fatto, la sentenza, stabilisce che la CRI non ha diritto alla ripartizione del contributo per gli acquisti effettuati dalle Associazioni di Volontariato perché Ente Pubblico (per leggere il testo integrale della sentenza dal sito del Consiglio di Stato, cliccare qui).
La notizia era ampiamente attesa, ma ora si conferma una volta per tutte lo status della CRI e si sancisce che, per poter ottenere certi benefici e contributi, diventa necessaria una modifica della natura giuridica della CRI. Questo, se da un lato è un problema, dall’altro ci permetterebbe, però, al momento, di vederci assegnati degli appalti senza andare a gara (affidamento diretto come Ente Pubblico).
Approfondiremo la questione nei prossimi giorni.
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