(Rielaborazione di un articolo del Corriere Adriatico a firma di Talita Frezzi)
Oggi è stato dato l’addio a un uomo d’altri tempi. Sono stati infatti nel pomeriggio i funerali del noto chirurgo Giuseppe Cipolat, venuto a mancare sabato mattina, a pochi giorni dal suo 95esimo compleanno. Questa mattina la salma è stata trasferita dalla clinica di Bologna (dove il professore si è spento) all’obitorio dell’ospedale al Viale della Vittoria, dove è allestita la camera ardente.
Il dottor Cipolat, personaggio insigne della medicina e della cultura cittadina, avrebbe compiuto 95 anni sabato prossimo. Oggi la città gli ha reso omaggio in una chiesa certamente troppo piccola per contenere gli attestati di stima e affetto, per abbracciare la commossa folla dei presenti che si sono strinti accanto ai familiari per ricordare questo personaggio d’altri tempi, uomo di straordinaria umanità ma anche di profonda cultura.
Conoscitore di quattro lingue, genuinamente curioso, appassionato di storia e geografia, il dottor Cipolat ha sempre cercato le risposte nei suoi oltre 20.000 libri letti, spulciati, studiati e custoditi nella biblioteca di casa, in quella città che gli è diventata natale sono nel corso degli anni. Nato in Congo da genitori che lavoravano là, studiò in Sud Africa, a Malta e poi a Roma. Arrivò a Jesi nel 1952 e divenne primario dell’ospedale di Montecarotto. Due anni di esperienza professionale ma anche umana in Congo gli valsero una medaglia d’oro della Croce Rossa, di cui è stato insignito lo scorso febbraio, nel corso di una bella cerimonia.
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