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lunedì 15 novembre 2010

Sondaggi: alcune riflessioni.

Come promesso alcune riflessioni sui risultati dei nostri due sondaggi, lanciati per gioco e con poca rilevanza statistica, ma che sono utili per poter vedere quella che è la tendenza sul territorio su questi due argomenti.

1 Primo argomento: le Componenti.

Come si vede dal risultato del sondaggio, l’84% degli intervenuti sono contro l’attuale situazione (63% Componente Unica; 21% scioglimento delle Componenti) mentre sono per il mantenimento della attuale situazione solo il 14%.

Questo vuol dire che la proposta del Commissario Straordinario, ribadita anche ieri a Roma, di modificare l’attuale organizzazione per Componenti per spostare l’attenzione sulle attività è idea largamente condivisa. Personalmente, nell’associarmi anche io verso questa prospettiva, sottolineo da un lato la mia personale preoccupazione che l’attuale patrimonio tecnico-operativo-esperienziale delle Componenti vada perso e non condiviso all’interno dell’Associazione tutta (e sarebbe un vero peccato!) e dall’altro il fatto che una cattiva gestione delle attività potranno far diventare in futuro anche i Vertici delle Attività come dei centri di potere esattamente come lo sono stati per molti aspetti le attuali Componenti … solo che le attività sono più di sei e quindi non avremmo risolto il problema di fondo … Ovviamente sono solo mie preoccupazioni e che valgono per quel che valgono e c’è da dire che sta a tutti quanti noi a dimostrare che le mie sono solo delle preoccupazioni vane!!

2 Secondo argomento: l’assetto del futuro Comitato CRI.

I risultati sono da un lato sorprendenti, ma non del tutto. I partecipanti al nostro sondaggio hanno comunque anche qui affermato che c’è bisogno di cambiamento. Solo il 7% ha detto che non vuole cambiare l’attuale assetto. La cosa sorprendente, ma – e ripeto – fino ad un certo punto, è che solo il 36% dei partecipanti vede di buon occhio una privatizzazione della CRI (28% per una Società Nazionale destatalizzata – sul modello proposto domenica dalla Commissaria/Presidente Regionale del Veneto, per chi c’era). Il 56% invece vorrebbe rimanere Ente Pubblico, ma semplificando le procedure burocratiche, specie in periferia.

Mi permetto anche qui un piccolo commento, ovvero che qualunque sia il futuro assetto della CRI, c’è bisogno di semplificazione. Abbiamo inoltre bisogno di informazione, di conoscere tutti i pro e tutti i contro delle varie proposte, ma soprattutto – e lo dimostrano i risultati di questi piccoli sondaggi-gioco – il nostro gioco dimostra che la base, i Volontari, i Soci vogliono poter dire comunque la loro e che se interpellati e giustamente sollecitati rispondo anche alle provocazioni.

Ed allora ben venga l’incontro regionale che si vuole svolgere per discutere e soprattutto confrontarsi su questi argomenti, allora ben venga la disponibilità espressa dai Vertici Nazionali (Rocca, Valastro, Antonini e non solo) di partecipare alle discussioni sul territorio, allora ben venga una condivisione di intenti che ci permetta di conoscere e quindi partecipare alla costruzione del futuro della Nuova CRI … qualunque essa sia.

Termino ringraziando quanti di voi hanno voluto partecipare a questo gioco-sondaggio.

Christian.

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